1998
							  
                              
                              Raccolta di studi sui beni culturali ed ambientali
							  
                              vol. 5.Cagli. I bronzi di Coltona 
							  (VI - IV sec. a.C.) pp. 62, ill. col. e b\n, Cagli 
							  1998.
							  
                               
                              
                              
							   
 
							  
								
								Scoprire una zona, dove affiorano oggetti o 
								strutture architettoniche, segna una tappa nel 
								ciclo della storia ed è di massima importanza 
								studiare ogni particolare per individuare i vari 
								aspetti del ritrovamento.
I bronzi di Coltona 
								di Cagli, per la maggior parte degli studiosi, 
								sembra una scoperta scritta e riscritta, già 
								studiata nei suoi particolari, molto documentata 
								nelle individuazioni del periodo storico in cui 
								è posta; ma la ricerca e poi la scoperta del 
								manoscritto che descrive il luogo e le vicende 
								del momento del ritrovamento, sconfessa quanto 
								fin ora detto.
Questa pubblicazione vuol 
								essere un valido contributo alla “storia 
								dell’archeologia” - materia di cui mi occupo - 
								nel ricercare le vecchie scoperte ed 
								individuare, il più delle volte, ove sono oggi 
								conservati i reperti e quale è stato il loro 
								percorso. Ed un lungo percorso è stato fatto dal 
								momento del ritrovamento di questa stipe votiva: 
								Bronzi trafugati all’epoca del ritrovamento, 
								bronzi rubati e sottratti alla custodia dello 
								Stato, luogo del ritrovamento citato in modi 
								diversi, scavi clandestini continui per scoprire 
								nuovi bronzi e sottrarli agli studiosi per puro 
								collezionismo. Collezionismo tanto attaccato 
								dallo Stato per il diritto pubblico in base alla 
								Legge 1089/1939, che tutto ciò che è nel 
								sottosuolo è di sua proprietà e con una ultima 
								normativa anche ciò che è sul suolo non va 
								sottratto perché è dello Stato.
Già era 
								difficile evitare gli scavi clandestini, con la 
								loro difficoltà a scavare per trovare oggetti 
								archeologici, molto più facile sarà da parte di 
								tutti coloro che passeggiando vedendo pezzi di 
								ceramica, di vetro, di bronzo, di terracotta 
								architettonica, di pietra lavorata lasceranno 
								sul posto - visto che è reato penale raccogliere 
								- quanto visto per farne facile preda per quelli 
								che poco scrupolosi raccoglieranno sottraendo 
								una testimonianza alla storia e nel sottrarre 
								non daranno possibilità ad altri di individuare 
								più il sito.
Un vivo ringraziamento al 
								Soprintendente del Museo etrusco di Villa Giulia 
								che già nel lontano 1977 e poi nel 1980 mi fornì 
								delle fotografie che già pubblicai e mi ha 
								riconfermato la disponibilità dell’Archivio 
								fotografico storico per la pubblicazione delle 
								prime immagini relative ai bronzi esposti per 
								anni a Roma.
							
							
							
                              
                                
								Biblioteche dove si trova:
							
							
Biblioteca della 
						Deputazione di storia patria per le Marche Amedeo 
						Crivellucci - Ancona - AN
Biblioteca comunale 
						Planettiana - Jesi - AN
Polo culturale di Eccellenza 
						- Cagli - PU
Biblioteca comunale G. Anselmi - 
						Cantiano - PU