2021 Leonardo da Vinci, San 
							  Giovanni Battista con la ciotola nella mano destra 
							  Iconografia ed iconologia. Indagine e ricerca, 
							  (Attorno all’arte, 25) Cagli 2021. ISBN 
							  978-88-7658-234-9
                              
                              
							   
 
							  
								
								È molto difficile per un editore saper 
								distinguere, nelle edizioni di carattere 
								scientifico, gli argomenti che possano risultare 
								inediti ed innovativi e che siano di facile 
								lettura. La mia esperienza nella ricerca sia nel 
								settore informatico che in quello archivistico 
								mi ha portato il più delle volte a fare una 
								scelta anche sugli autori che propongono ogni 
								giorno pubblicazioni di tutti i generi.
Su 
								specifico incarico di ricerca e di studio in 
								data 19 aprile 2018 ho approfondito l’indagine 
								su di un dipinto conservato in un caveau 
								bancario in Svizzera e così denominato: “San 
								Giovanni Battista con una ciotola nella mano 
								destra”.
L’opera è stata realizzata su di una 
								tavola di pioppo (cm. 55 x 42,5) con una tecnica 
								mista di olio e tempera ed è risultata ad occhio 
								nudo in ottima conservazione.
Prima di 
								iniziare a descrivere, motivare e determinare la 
								autenticità del dipinto vorrei precisare che la 
								stessa è stata soggetta ad esame dal prof. 
								Maurizio Marini, esperto d’arte, in Lugano il 18 
								febbraio 2009 e di cui mi e è stata fornita 
								copia della perizia.
Inoltre, mi sono stati 
								consegnati altri documenti di analisi dell’opera 
								e precisamente: le analisi scientifiche 
								effettuate dal “Laboratorio Scientifico del 
								Museo d’arte e scienza” di Gottfried Matthaes di 
								Milano fatte in Svizzera il 05.12.2016.
Le 
								mie analisi hanno ottenuto un risultato diverso 
								ma integrativo a quanto era stato fatto 
								precedentemente, in quanto non era stato preso 
								in esame un disegno di Leonardo conservato in 
								una collezione private ed esposto a Lugano, per 
								la prima volta in Svizzera, dal 16 ottobre 2011 
								all'8 gennaio 2012 nell'ambito delle iniziative 
								culturali con l'apertura del nuovo spazio 
								museale LAC (Lugano Arte e Cultura). Opera, 
								quindi, non conosciuta al Marini seppur scoperta 
								nel 1991. Non erano state prese in esame le 
								quattro ulteriori opere che si avvicinano come 
								iconografia alla nostra esaminata senza verifica 
								e senza aver fatto accenno al Trattato della 
								pittura dello stesso Leonardo, né trascrizioni 
								delle fonti archivistiche e le riprese 
								fotografiche storiche fatte dai laboratori su 
								commissione.
In base, poi, ad una mia tecnica 
								specifica di falso colore, utilizzando come mia 
								esclusiva tecnica i pantoni tipografici, ho 
								rilevato altri elementi particolari che in ogni 
								caso sono stati utili per verificare i 
								cambiamenti sulle “velature” tipiche del Maestro 
								ed hanno messo in risalto un particolare che 
								definisco “timbro dell’autore” come un sigillo 
								tipico di Leonardo.
La mia conclusione è che 
								l’opera è di mano di Leonardo da Vinci e può 
								essere datata tra il 1503 ed il 1506 essendo di 
								questo periodo alcuni schizzi per la mano 
								sinistra e l’inclinazione del viso.
							
							
							
                              
                                
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