A Cagli (Cale/Ad Calem),
in età romana imperiale una semplice mutatio o un
vicus come ricordano i vari itineraria, la
Flaminia passava sulla sinistra del Burano
attraverso il Ponte Taverna, di cui ora restano
solo le spalle e un pilone al centro dell’alveo
riferibili a rifacimenti di età medievale. Da Cagli
si staccava un diverticulum, nella Valle
dello Screbbia, ricordato nell’Itinerarium
Antonini che, attraverso la valle del
Cesano, dove si trovava il municipium
di Suasa, raggiungeva la via costiera
adriatica presso la stazione di Ad Pirum da
ubicarsi nella zona di Villa Terni presso Marotta
di Mondolfo per poi andare verso Senigallia.
Nella Valle dello Screbbia e
nei suoi dintorni vi sono concentrati importanti
monumenti:
- Pieve di S. Stefano di
Acquaviva, bellissime rovine in alto, vicino al
cimitero.
- Frontone: - Castello a
571 m. di altezza s.l.m.. Notizie fin dal 1080
dalle cronache del Monastero di Fonte Avellana.
Restaurato ed in ottime condizioni; - S. Maria
Assunta nel vecchio borgo intorno al castello,
già chiesa parrocchiale ed abbaziale.
- Complesso di
Monte-martello: - S. Maria delle Stelle del
1495. Tuttora visibile l'immagine antichissima
della Madonna col manto stellato; - Castello in
ruderi.
- Fenigli: - Antico convento, oggi
ristrutturato; - Castello di cui restano i ruderi.
- Molleone (antico
castel Doglione o Dulione): - Ruderi del castello
del 1200; - La chiesa di S. Apollinare, prima
menzione 1244; - Oratorio della Beata Vergine.
- Complesso di S. Cristoforo:
- Chiesa parrocchiale costruita nella seconda
metà del `700 col materiale della vecchia chiesa
del 1290; - Nucleo abitato con cimitero; - Casa
rurale che ingloba una torre colombaia del XIV
sec.; - Piccola necropoli rinvenuta settant'anni
fa con tre tombe poste ad angolo retto rispetto a
tre pozzi uguali, che contenevano 26 oggetti
classificati come etrusco-campani, databili da III
e II sec. A.C.
- S. Angelo in Maiano di
cui si hanno notizie fin dal 1221 in un documento
di rinnovo di enfiteusi e che fu parrocchia e
residenza del parroco, come attesta una lapide
ottocentesca.
- Località Coltona,
luogo abitato in epoca preromana, donde provengono
9 statuette in bronzo (Marte in assetto di guerra)
e 4 pezzi etrusco-ellenizzanti del VI e IV sec.
A.C. (Museo archeologico di Ancona).
- Castelli di Isola e
Fiorentino (ruderi).
- S. Giovanni in Offaga,
esistente nel sec. XIII (compare nell'elenchus
ecclesiarum del 1299) di cui esistono i
registri parrocchiali dal 1743.
- Chiesa di S. Savino.
Antichissima (1105 circa) rimaneggiata più volte
nel 1600 e nel 1800, piuttosto ben conservata.
- La cinquecentesca Torre d'Acquaviva o
Torre dei Tocci, oggi nota come La Torraccia.
Splendido esempio di torre di avvistamento,
attribuita al Genga, inserita nel sistema
difensivo del Ducato di Urbino, cui è stata
aggiunta a metà `800 un'elegante abitazione in
pietra chiara. Adiacente l'oratorio di S. Vincenzo
Ferreri, ricostruito sulle rovine di quello antico
nel 1875.
- La valle di Screbbia è citata da Paolo
Volponi in "La macchina mondiale",
poiché si snoda "fra le ombre verdi e blu
immense dei monti di seta" (che sarebbero il
Faeto, l'Acuto, il Catria ed il Monte della
Strega).