A tavola con i Templari
            Cucina medievale nel
            periodo delle Crociate
            Chiesa
            La Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa
            con i loro calendari liturgici influenzavano notevolmente le
            abitudini alimentari; il consumo di carne era proibito ai cristiani
            per un buon terzo dell'anno, e tutti i cibi di origine animale, tra
            cui le uova
            e i latticini
            (ma non il pesce) erano generalmente proibiti durante la quaresima
            e i digiuni.
            Inoltre tutti osservavano il digiuno prima di ricevere l'eucaristia
            e tali digiuni potevano durare anche un giorno intero e comportavano
            l'assoluta astensione dal cibo.
            Sia la chiesa occidentale sia quella
            orientale decretarono che i periodi di festa dovevano essere
            alternati ad altri di digiuno. Nella maggior parte d'Europa i
            mercoledì, i venerdì e talvolta i sabati, oltre a varie altre
            date, tra cui la quaresima e il periodo dell'avvento, erano dedicati
            al digiuno. La carne e i prodotti di origine animale come latte, formaggio,
            burro
            e uova non erano permessi, si poteva mangiare solo il pesce. Il
            digiuno si faceva per mortificare il corpo e rafforzare l'anima, in
            ossequio alla convinzione dell'epoca che vedeva il corpo come
            inferiore, e per ricordare il sacrificio compiuto da Gesù per
            l'umanità. Lo scopo non era dipingere alcuni cibi come impuri, ma
            piuttosto impartire una lezione spirituale di auto-moderazione
            attraverso l'astinenza. Durante giorni di digiuno particolarmente
            rigido il numero dei pasti giornalieri si riduceva ad uno. Anche se
            la maggior parte delle persone rispettava le restrizioni ed era
            solita sottoporsi a penitenze quando le violava, esistevano comunque
            diversi trucchi per aggirare il problema, un conflitto tra i
            principi ideali e la pratica.
            .
            
            Delle suore cenano
            in silenzio mentre ascoltano la lettura della Bibbia. Da notare come
            si servano di gesti delle mani per comunicare
             Dipinto di
            Pietro Lorenzetti del 1341.
             
            Anche se durante i periodi di penitenza i
            cibi di origine animale dovevano essere evitati, finirono per
            diffondersi compromessi dettati dal pragmatismo. La definizione di
            "pesce"
            era spesso estesa ad ogni tipo di animale marino o semi-acquatico,
            come balene, oche
            nere, pulcinella
            di mare e persino castori. La scelta degli ingredienti poteva
            anche essere limitata, ma questo non significa che in effetti i
            pasti fossero più modesti. Inoltre non esistevano divieti contro
            l'uso (moderato) di bevande alcoliche o il consumo di dolci. I
            banchetti allestiti durante i giorni di magro potevano essere
            sontuosi e fornivano l'occasione di servire piatti preparati in
            maniera di imitare la carne, il formaggio e le uova in molti e
            ingegnosi modi.
            Mentre il clero dell'Impero bizantino
            tendeva a mantenere un atteggiamento piuttosto rigido scoraggiando
            qualsiasi miglioramento della dieta per il clero, i loro colleghi
            occidentali erano molto più indulgenti. Le lamentele per la
            rigorosità dei digiuni comunque non mancavano neppure tra i laici.
            Durante la quaresima tutti, nobili e gente comune, si lamentavano
            per la mancanza della carne per un periodo così lungo, e per essere
            costretti a settimane di una così dura solenne riflessione sui
            propri peccati. In quel periodo ai proprietari di mandrie e
            allevamenti si raccomandava addirittura di star attenti agli assalti
            da parte dei cani, provati dalla 
            
              
                
                   | 
                  « dura
                    combinazione di quaresima e lische di pesce »
                       
                      
                    Tacuinum
                    Sanitatis, XV
                    secolo. 
                    . 
                   | 
                
              
            
            Dal XIII
            secolo in poi andò affermandosi un'interpretazione più formale
            del digiuno. I nobili erano attenti a non consumare carne nei giorni
            di magro, ma comunque mangiavano abbondantemente; la carne era
            sostituita dal pesce, spesso modellato in modo di imitare prosciutti
            e insaccati;
            il latte di mandorle rimpiazzava il latte di origine animale,
            un'alternativa per di più abbastanza economica; si cucinavano finte
            uova fatte di latte di mandorle riempiendo dei gusci vuoti,
            insaporendoli e colorandoli poi con raffinate spezie. In alcuni casi
            l'abbondanza delle tavole dei nobili era addirittura superata da
            quella dei monasteri Benedettini
            che arrivavano a proporre fino a sedici portate in certe giornate di
            festa.
            
            .
            
            (tutti i testi
            della Cena medievale sono stati ripresi dal sito di Wikipedia con
            aggiunte, correzioni e trasformazioni linguistiche)
            .
            
            Organizzazione
            generale Fiere e Mercati storici
            Titolare:
            Ernesto Paleani
            Organizzatori
            e gestori:
            Moroni
            Vincenzo  (Umbria e Marche,Ancona)
            .
            Angela
            D'Agostino (Campania)
            Paleani
            Ernesto e Pazzaglia Pietro (Italia ed Estero)
            ..
            
            Cucina
            medievale:
            
            Lindita
            Lamce (cuoca)
            Ernesto
            Paleani (consulenza storica)
            
            ..
            Prodotti:
            Terre
            Templari
            
            Con la
            partecipazione della Impresa della Cultura
            
 "Ernesto
            Paleani Editore".
            Collaborazioni:
            alberghi, ristoranti, agriturismo e rievocazioni storiche.
            Ricostruzioni
            storiche: ambiente e prodotti.